Papusse, Ai Piedi Dell’eleganza Italiana

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Il carattere è nel nome, Papusse, un nome dolcissimo, femminile, che racconta la storia di una camminata morbida come il velluto, antica e colorata come un giorno di festa. Papusse è una collezione di scarpe friulane tradizionali, che dalle montagne della Carnia sono scese tra le colline del Veneto, fino alle calli di Venezia e oggi grazie al talento e alla naturale eleganza di Carlotta Minuto sono diventate un simbolo dello stile italiano, da Milano a Parigi, da Londra al Grand Hotel Tremezzo.

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Come sempre quando parliamo di autentico Made in Italy, parliamo di sapienza artigianale, di materiali meravigliosi, e di equilibrio inimitabile tra eleganza e sobrietà. Di questa pagina freschissima del nostro saper vivere e saper vestire esiste un “c’era una volta”. Oggi come ieri le Papusse nascono dalle mani delle donne. Un tempo i tessuti erano scampoli e la suola era ritagliata dalle gomme delle biciclette.

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I colori erano offerti dalla natura, il beige dal mallo delle noci, il verde chiaro dal ginepro, il blu dal frassino, il bordeaux dalla cipolla, il viola dal mirtillo. Lo stesso filo di canapa delle cuciture veniva bollito nell’acqua insieme a cenere e resina di bosco, risciacquato e steso al sole. Profumato e resistente.

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Storia di donne, quella di Papusse, lo ricordiamo, perché anche oggi le artigiane che collaborano insieme a Carlotta sono friulane e sono figlie delle figlie di quelle straordinarie interpreti del costume italiano. Ma c’è un’altra storia femminile ed è quella che unisce Valentina e Carlotta, amiche da lungo tempo. Insieme hanno disegnato un’edizione speciale di Papusse per il Grand Hotel Tremezzo e la sua boutique on line, Sense of Lake. Al posto del velluto, la seta, a omaggio della tradizione tessile comasca, e il colore è il blu delle acque del Lago di Como. Non resta che indossarle, allora, le nostre Papusse, e camminare nelle vie più eleganti di una grande città, in un antico giardino, su una spiaggia, su una terrazza sotto le stelle, un kaftano, un paio di jeans, un abito da sera. Il passo è lieve e felice. Ed è il primo passo per essere classicamente uniche, semplici, sofisticate e “italiane” in ogni parte del mondo.

Il velluto nero era riservato ai giorni di festa e pensando alla festa del matrimonio le ragazze cucivano e ricamavano un paio di papusse, per il futuro sposo. Nella loro comodità “silenziosa”, con quella suola che permetteva di camminare senza fare rumore (e forse scivolare via dopo un appuntamento galante), le papusse erano entrate a pieno titolo anche nel guardaroba settecentesco della nobiltà.