A bordo di un sogno

La partenza quasi non si sente, morbida, delicata, una carezza. E poi, un soffio, e il Batt inizia ad accelerare, la prua si alza, e il Grand Hotel Tremezzo si allontana in una scia di schiuma cristallina e freschissima. Inizia così, a bordo di una delle nostre splendide barche, la storia di una giornata unica al mondo. Storia infinita, perché alla scoperta delle bellezze d’arte e d’architettura del Lago di Como, i suoi sapori, la sua natura incantevole in tutte le stagioni. A raccontarla sono i nostri marinai, alcuni sono nati qui, tutti sono ormai creature anfibie, tanto conoscono ogni segreto dei venti, ogni approdo di terra, ogni colore d’acqua e di luce, dallo scintillio dorato del mattino al velluto della sera, fino al silenzio antico e avvolgente della notte. 

A chi chiede loro l’itinerario preferito, rispondono diplomatici (e realisti), ricordando che tra il Grand Hotel Tremezzo, Villa Sola Cabiati e Passalacqua, a Moltrasio, splendide proprietà della Famiglia De Santis, fioriscono i giardini e le ville più eleganti del lago. Come dire, non esistono punti di partenza e di approdo più strategici per scoprire Villa Carlotta, Villa Balbianello, Villa Oleandra-Clooney, e oltre Villa Olmo, Cernobbio, Villa Erba ed è già una passeggiata sul lungolago di Como. Quindi sulla riva di fronte ci attendono gli altri vicini di casa, la meraviglia fiabesca di Bellagio, la scenografia di Varenna, la misteriosa Isola Comacina, l’Orrido di Nesso e la sua cascata, descritta nel Codice Atlantico di Leonardo da Vinci. A ogni ospite, il piacere di scegliere il suo “viaggio nel tempo”, navigando da un’ora all’intera giornata, facendo scalo nei migliori ristoranti, compreso quello di Passalacqua, gustando a bordo un bicchiere di champagne, prendendo il sole, tuffandosi nelle acque chiare, e scoprendo di ogni indirizzo il suo lato più segreto e fotogenico perché affacciato sull’acqua. 

I nostri marinai sono un equipaggio di amici di lunga data, da Carlo, Vito e Beppe, storici capitani, ai più giovani Alessandro, Guido, Paolo, Michele, Maurizio, quindi Alessandra e Cristina, perché la voce del Lago di Como è anche femminile. Sono personalità diverse che corrispondono alla versatilità delle nostre imbarcazioni. Il Ruy è un privilegio dei veterani, forse perché questa magnifica limousine sull’acqua, capolavoro del design italiano, è nata nel 1961 nel cantiere Cucchini di Venezia ed è stata restaurata nei celebri cantieri Riva. Il carattere? Aristocratico come il suo primo proprietario, Tiberio Ruy Brandolini d’Adda. Accanto, vibrante come una giornata di cielo terso, è il Batt, omaggio a Giovanni Battista Mallone, marinaio di traversate oceaniche e antenato dei proprietari del Grand Hotel Tremezzo, e pensando a lui e alla sua vita avventurosa l’architetto Ruggero Venelli ha disegnato uno scafo elegantissimo, in legno come un salotto antico, e lo ha affidato al cantiere Vizianello, eccellenza veneziana dagli anni ‘50. E poi ci sono altri straordinari classici della tradizione nautica italiana, come il Riva Aquariva Passalacqua, scafo di bellezza intramontabile, e il Riva Olympic, il classico “motoscafo” anni ‘60, memoria della Dolce vita e delle Olimpiadi, che nel 1968 si giocarono a Roma. Ancora due imbarcazioni preziose, Pupa e Pupa II, firmate dallo studio Chris-Craft, dal 1874 autore delle più esclusive imbarcazioni americane. Il nome? È un omaggio affettuoso a una delle donne più amate della Famiglia De Santis. E la giornata potrebbe anche finire così, rientrando nel tardo pomeriggio nel cuore del Grande Hotel Tremezzo. Ma le stelle, che si riflettono sul lago, chiamano. Impossibile resistere a queste sirene di cielo. Impossibile perdere l’occasione di lasciarsi cullare, sdraiati uno accanto all’altro, mano nella mano. Si riparte, un’altra scia. Piccole luci si accendono sulle rive, la luna è già alta, l’acqua è musica. Mai notte è stata più romantica.